Visita il parco archeologico di Pompei
Alla scoperta della città romana cristallizzata dall’eruzione del Vesuvio
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Passeggiare per il parco archeologico di Pompei vuol dire visitare quella che fu un’antica città romana destinata ad essere cristallizzata nel tempo dall’improvvisa eruzione del Vesuvio del 79 d.C.: un’esperienza che difficilmente dimenticherete.
Quella che fu l’antica città di Pompei venne fondata presumibilmente dagli Osci nel VIII secolo circa, e in seguito fu conquistata prima dai greci e poi dagli etruschi e dai sanniti. Nel III secolo a.C. finì sotto la dominazione romana ed esplose urbanisticamente, vennero infatti costruiti il foro, i tempi, la basilica, case e ville.
Nel 62 d.C. la città romana fu colpita da un terremoto, e mentre era in fase di ristrutturazione venne sorpresa dall’eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79 d.C., finendo per essere coperta da una coltre di cenere e lava che la fece cadere nell’oblio.
I primi scavi si devono a Carlo III di Borbone nel 1748, ma la vera e propria campagna di scavo avvenne dopo l’Unità d’Italia per mano dell’archeologo Fiorelli che divise la zona in regiones e insulae.
Gli scavi sono situati alle porte della nuova città di Pompei, sulla collina di Civita, e vi si accede tramite tre ingressi: Porta Marina, via Villa dei misteri; Piazza Esedra, piazza Porta Marina Inferiore; Piazza Anfiteatro, piazza Immacolata.
Per raggiungere Pompei in auto bisogna prendere l’A3 e uscire a Pompei ovest oppure est, dipende da dove arrivate. Nell’area intorno gli scavi di Pompei ci sono diversi parcheggi a pagamento dove poter lasciare l’auto per tutta la giornata.
Se arrivate in treno, invece, potete prendere il regionale Napoli-Salerno e scendere a Pompei, oppure da Piazza Garibaldi a Napoli prendere la Circumvesuviana Napoli-Sorrento e scendere a Pompei-Villa dei misteri. Da Porta Nolana e Piazza Garibaldi a Napoli parte il treno Napoli-Scafati-Poggiomarino che ferma a Pompei Santuario.
Infine, sia da Napoli che da Salerno (via Vinciprova) partono gli autobus SITAsud linea Napoli-Salerno e viceversa che fermano a Pompei scavi. Da Salerno (via Vinciprova) anche l’autobus CSTP 4 arriva a Pompei.
Portate con voi acqua e qualche snack, soprattutto d’estate quando il sole picchia.
Per mangiare qualcosa, invece, intorno l’area archeologica sorgono diversi ristoranti tra cui degno di nota l’Hortus Pompei in via Villa dei Misteri.
Come vi accorgerete dalla piantina, il parco archeologico di Pompei è suddiviso in zone chiamate Regio. La visita consta di un percorso che si snoda lungo le varie Regio, dove troverete ville d’otium residenziali, le domus dei ricchi romani e le pergule, piccole abitazioni che appartenevano ai commercianti.
Oltre le abitazioni degli antichi pompeiani, si potrà camminare nei luoghi che erano atti all’attività pubblica, commerciale e politica, come il Foro di Pompei, cuore del commercio, la Basilica a tre navate, i numerosi tempi, le terme del foro, il Santuario dei Lari Pubblici, il Foro triangolare, il Macellum che era il mercato cittadino, i termopoli dove veniva venduto il cibo cucinato, l’edificio di Eumachia dove veniva trattata la lana, il castellum aquae.
Di particolare interesse l’anfiteatro e il teatro grande, ma anche le terme e la palestra romana.
L’antiquarium pompeiano, cioè il museo archeologico, ospita i reperti rivenuti a Pompei e dintorni che ricostruiscono la vita quotidiana dell’antica città.
Per visitare gli scavi di Pompei in modo adeguato ci vorrebbero più giorni, ma in una giornata potete concentrarvi sulle cose di maggiore interesse.