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Storia della pizza e dove mangiarla a Napoli

Campania SMART intends to create a virtuous circle, between tradition and innovation, and bring a wider audience closer to the beauties of the regional territory.

The seven guides correspond to the five provinces, Avellino, Benevento, Caserta, Naples and Salerno and to the two main poles of the Campania tourist attraction, Amalfitana/Sorrentina including the islands and Cilentana.

The strengths of this type of tourist guide compared to the classic one are multimedia, pocket size and the ability to access content, extended and special information entered on the web portal. In this context, the use of a personalized organization system between the webapp and the site thanks to the QR-code technology will be central for the user.

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STORIA DELLA PIZZA

Se si pensa a Napoli la prima associazione è quella con la pizza, perché negli anni questo gustoso alimento è diventato il simbolo napoletano per eccellenza, un piatto povero ma complesso e buonissimo.

Quando si parla di storia della pizza napoletana bisogna parlare più che altro di leggenda, perché non c’è niente di preciso. Di certo le prime attestazioni scritte della pizza risalgono al Settecento, ma bisogna attendere l’Ottocento per gustare la prima pizza margherita, fatta dal panettiere Esposito per onorare la Regina Margherita di Savoia con i colori del tricolore: pomodoro, mozzarella e basilico.

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