Visita gli Scavi di Ercolano
Visita l’antica città di Ercolano cristallizzata dell’eruzione del Vesuvio
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Anche l’antica Ercolano, così come Pompei, subì la furia dell’eruzione vesuviana del 79 d.C., e fu ricoperta da una colata di fango e lava che la cristallizzò.
Oggi grazie al Parco archeologico di Ercolano, detto semplicemente Scavi di Ercolano, è possibile passeggiare per le strade dell’antica cittadina rimasta immobile nel tempo.
Secondo la leggenda Ercolano venne fondata da Ercole, ma molto probabilmente, così come la vicina Pompei, venne fondata dagli Osci nel XII secolo, per poi essere conquistata dai greci prima e dai sanniti poi. Sotto il dominio romano Ercolano venne abbellita con edifici ed altre costruzioni come terme e palestra, prima di soccombere sotto l’eruzione del Vesuvio.
La nube piroclastica che ha sepolto Ercolano si è insinuata in ogni angolo della città e, una volta raffreddate le polveri, la conservazione di materiali ed edifici è risultata perfetta.
Oggi, gli scavi di Ercolano li troviamo in Corso Resina ad Ercolano, ed è possibile raggiungerli in auto prendendo l’A3, uscendo ad Ercolano e seguendo le indicazioni per gli scavi. È possibile sostare l’auto nel parcheggio a pagamento degli scavi in via Pignalver.
Per raggiungere gli scavi in treno ci sono varie opzioni: prendere il treno regionale Napoli- Salerno e viceversa che ferma alla stazione Portici-Ercolano, oppure da piazza Garibaldi a Napoli partono i treni della Circumvesuviana direzione Sorrento o Poggiomarino che fermano alla stazione Ercolano Scavi. Dalla stazione si prosegue a piedi per meno di 1 km in direzione del mare e siete arrivati.
Da piazza Garibaldi a Napoli parte l’autobus EAV Napoli-Sorrento che ferma a Ercolano scavi.
Da Ercolano si può raggiungere il Parco Nazionale del Vesuvio e fare un’escursione in cima al cratere.
La parte visitabile degli scavi di Ercolano è suddivisa in zone denominate insulae, dove poter passeggiare tra le antiche case e ville, tra cui la Villa dei papiri al cui interno sono state ritrovate statue in marmo e bronzo ed oltre 1700 papiri in latino e greco.
Della zona pubblica si può ammirare la Basilica Noniana, la piazza in nome di Marco Nonio Balbo, le terme suburbane e quelle del Foro, nonché la palestra romana e il teatro. Sono stati rinvenuti anche templi e antiche attività commerciali.
Di recente scoperta, sul lato dell’antica spiaggia, sono le attrezzature costiere ed alcuni corpi di cittadini che cercarono di scappare dall’eruzione.
Particolare attenzione va agli oggetti ed ai materiali dell’antica Ercolano conservati dalla nube piroclastica. Gli scavi offrono una magnifica e unica collezione di oggetti in legno, come armadi e letti, finemente restaurati, e di gioielli e monete ritrovati sui corpi delle vittime della catastrofe.